Tanta burocrazia in più con il nuovo registro per gli impianti.
Dovete far installare una caldaia o quella che avete già ha bisogno di manutenzione? Allora comnicate a cercare i dati catastali del vostro appartamento. Dal 1° giugno 2017, infatti, è in vigore il regolamento regionale che disciplina le modalità di esercizio, controllo e ispezione degli impianti termici.
Ce lo ha chiesto l'Europa per due ragioni: aumentare la sicurezza e migliorare l'efficienza. E l'Italia per uscire da una procedura d'infrazione, ha messo mano alla legislazione. Da quel momento, il 2013, spetta alle Regioni recepire le novità e dare loro applicazione.
Tra le prime ad attivarsi, l'Emilia Romagna ha quindi istitito il Criter, l'innovazione principale della normativa. L'acronimo sta per catasto regionale degli impianti termici e dà il nome a un sistema informativo in cui confluiscono i dati dei sistemi di climatizzazione presenti sul territorio. Quali? Tutte le caldaie domestiche, gli impianti centralizzati, i dispositivi che producono acqua sanitaria (esclusi gli scaldabagni) e i climatizzatori estivi multisplit.
Degli apparecchi in questione deve occuparsi il responsabile dell'impianto, cioè il proprietario o l'inquilino dell'immobile dove sono installati, oppure in caso di impianti centralizzati l'amministratore o impresa abilitata delegata. Questa figura ha l'obbligo di garantire il rispetto dei periodi di attivazione, delle temperature limite previste e di far eseguire la manutenzione e gli obblighi di legge, e di conservare il libretto dell'impianto.
Si tratta del documento di riconoscimento di ogni dispositivo termico, che va registrato nel Criter ad opera dell'impresa installatrice o dal manutentorein occasione del primo intervento di controllo. Per iscrivere l'impianto database regionale servono i dati catastali, reperibili sul rogito o sul contratto di affitto, il Pod (punto di riconsegna energia elettrica) e il Pdr (punto di riconsegna del combustibile), codici che si trovano rispettivamente sulla bolletta della luce e del gas. Il Criter è anche una sorte di diario di bordo dove vengono annotati gli interventi di manutenzione e i controlli di efficienza energetica.
I controlli sono sottoposti a scadenze diverse a seconda della potenza dell'impianto.
Per chi non le rispetta scatta una sanzioneamministrativa che va da 500 a 3mila euro.